SETTORE MEDICO - APPARECCHI PROFESSIONALI

Le apparecchiature professionali che Fisiopress propone sono tre :

La presenza di tre modelli proviene essenzialmente dall’analisi delle differenti esigenze applicative e pratiche che i vari operatori possono avere in base, soprattutto, alle patologie trattate.
Vediamo, innanzi tutto, le caratteristiche di questi apparecchi: ciò che hanno in comune e ciò che li diversifica.

CARATTERISTICHE COMUNI A TUTTI GLI APPARECCHI
 
Partiamo dalle caratteristiche comuni che sono il punto di forza dei progetti Fisiopress:
  • Ciclo realmente sequenziale
  • Sacche interne parzialmente sovrapposte
  • D.A.S.C. (Distribuzione A Settori Comunicanti)
  • Visualizzazione della pressione realmente applicata
CICLO OPERATIVO REALMENTE SEQUENZIALE
Il ciclo operativo esprime la sequenza della operazioni che l’apparecchio fa; esso si compone di due fasi distinte: quella compressiva e quella decompressiva la cui durata è rispettivamente di 24 secondi e 6 secondi.
Il termine realmente sequenziale esprime la modalità in cui si svolge la fase compressiva: essa inizia con il gonfiaggio della prima camera (quella più distale o periferica che sia) che nel caso della gamba corrisponde a quella del piede, mentre nel caso del braccio a quella della mano, e prosegue con il gonfiaggio della seconda camera (quella successiva nella direzione periferia-centro o distale-prossimale) mantenendo in pressione la prima camera. Prosegue ancora con il gonfiaggio della terza camera, poi della quarta, sempre mantenendo in pressione le precedenti, sIno all’ ultima camera del terminale (gambale o bracciale). A questo punto avviene lo sgonfiaggio compressivo delle camere (fase decompressiva), per poi dare di nuovo inizio al ciclo compressivo.

Il termine realmente è stato aggiunto a sequenziale per differenziare questo ciclo (riconosciuto come valido in ambito della letteratura scientifica internazionale) da altri che ad esempio gonfiano un settore alla volta (gonfiaggio del primo settore, gonfiaggio del secondo settore e sgonfiaggio del primo, gonfiaggio del terzo settore e sgonfiaggio del secondo, ecc….).

SACCHE COMPRESSIVE PARZIALMENTE SOVRAPPOSTE

In tutti i sistemi Fisiopress le sacche pneumatiche interne sono contenute i degli appositi alloggiamenti interni ai terminali (gambali, bracciali) che le mantengono parallele e parzialmente sovrapposte.

La parziale sovrapposizione determina una continuità nella progressiva applicazione della pressione eliminando ogni discontinuità di pressione tra settore e settore, discontinuità che creerebbe un accumulo di liquidi tra un settore compressivo e quello successivo se non vi fosse sovrapposizione.
L’ immagine qui sotto riportata dà una idea molto precisa di quanto detto:

E’ evidente come nell’applicazione della pressione sulla cute il sistema della parziale sovrapposizione garantisce quella continuità necessaria per una perfetta spinta nella direzione periferia dell’arto – base dell’arto, impostata dal ciclo operativo sequenziale precedentemente descritto. In questo modo si evitano parziali ristagni di liquidi nelle zone intermedie tra sacca e sacca.
Un’altra importante conseguenza della parziale sovrapposizione è il modo in cui si dispongono le sacche pneumatiche durante la sequenza della fase compressiva. Le seguente immagine da una idea precisa di come la pressione viene applicata:

 La parziale sovrapposizione fa disporre la sacca compressiva in modo obliquo rispetto alla cute dove la pressione viene applicata, in maniera tale che il vettore pressione abbia due componenti: una radiale (perpendicolare alla cute) ed una tangenziale alla cute stessa.
La compressione risultante permette una ottima distribuzione della pressione lungo la profondità della zona dove viene applicata e nel contempo una corretta spinta nella direzione voluta. Da un punto di vista manutentivo, la struttura interna ai terminali che mantiene le sacche parzialmente sovrapposte permette la loro semplice sostituzione senza dover cambiare tutto il terminale se una di esse, con il tempo si usura, permettendo perciò una cura dello stesso con costi irrisori.
La sostituzione della sacca pneumatica è un’ operazione semplice, facile ed immediata ed è eseguibile dallo stesso operatore che utilizza l’apparecchio senza alcun costo aggiuntivo per un tecnico specializzato o lunghi tempi di attesa. L’immediata disponibilità delle sacche di ricambio è da anni una prerogativa Fisiopress e motivo di vanto per l’Azienda e di soddisfazione per il cliente.
 
 
SISTEMA D.A.S.C. (DISTRIBUZIONE A SETTORI COMUNICANTI)
Questo sistema è una esclusività Fisiopress ed è stato progettato per permettere di avere una pressione omogenea in tutti settori affinchè il terminale (gambale o bracciale) si adatti alla geometria dell’arto applicato mantenendo una pressione uguale in tutte le sezioni.
Infatti Il D.A.S.C. elimina qualsiasi possibile discontinuità di pressione lungo tutta la lunghezza dell’arto, permettendo così una spinta efficace lungo la direzione desiderata.


Il sistema D.A.S.C. funziona in questo modo: durante la fase realmente sequenziale compressiva, una volta gonfiato il primo settore, mentre viene gonfiato il secondo, esso viene messo, all’interno dell’apparecchio, in comunicazione con il primo in modo che l’aria potendo defluire tra un settore e l’altro, mantiene perfettamente omogenea la pressione tra i due settori. Lo stesso avviene al gonfiaggio del terzo settore che viene unito ai primi due mantenendo omogenea la pressione ora tra i tre settori e così via sino all’ultimo settore.

VISUALIZZAZIONE DELLA PRESSIONE REALMENTE APPLICATA

Questo è un punto veramente importante. Essere certi che la pressione visualizzata sia quella realmente applicata è fondamentale per uno strumento che utilizza la pressione come elemento terapeutico.

Il valore della pressione visualizzato sulla scala grafica o tramite il manometro analogico è esattamente quello applicato in quanto lo strumento legge direttamente la pressione sulla sacca pneumatica applicata come fosse il valore della pressione letta dal manometro di uno sfigmomanometro sul bracciale applicato all’arto del paziente.

Il sistema D.A.S.C., inoltre, mettendo in comunicazione tutti i settori man mano che vengono gonfiati, fa si che la pressione reale letta sia quella comune a tutti i settori gonfi in quel momento.  

 
CRITERI DI SCELTA DEI DIVERSI APPARECCHI. QUALE SCEGLIERE ?

Il primo criterio di valutazione di un apparecchio è relativo al numero di uscite e alla suddivisione in settori dei suoi terminali: maggiore è il numero dei settori e più omogeneamente viene applicata la pressione e maggiore è l’efficacia.
Poiché, però, diverse sono le problematiche da affrontare e diverse le esigenze operative, andiamo più nel dettaglio pratico, tenendo conto, come sottolineato nei paragrafi precedenti, che tutti gli apparecchi, aldilà del numero delle uscite, hanno le stesse caratteristiche funzionali.
 
Naturalmente, a parte il criterio di natura economica, il progetto sopra descritto si basa innanzi tutto su una prima differenziazione: l’apparecchio deve essere portatile o più ambulatoriale?

A questa prima domanda la ditta Fisiopress propone il sistema FP 50 come portatile, dato il ridotto peso e le ridotte dimensioni fornendo a chi ha l’esigenza di dover trasportare da un ambulatorio all’altro o a casa del paziente una apparecchiatura che abbia le caratteristiche di un apparecchio professionale ma le dimensioni che ne facilitino il trasporto ed una facilità di uso che non impegni l’operatore e renda facile qualsiasi operazione.

E’ idoneo ad affrontare qualsiasi problematica di natura vascolare, dalla ritenzione idrica alle patologie venose e a quelle di natura linfatica sia per l’arto inferiore che superiore.
Questo grazie ad una ottima progettazione dei suoi terminali esterni (Gambali e Bracciali)
 
Se, invece, le necessità sono per un apparecchio ambulatoriale Fisiopress propone i suoi due sistemi: FP 250 Digital ed FP 1000 Digital ad 8 e 12 settori rispettivamente.
 
Questi due sistemi hanno entrambi un microprocessore interno che presiede a tutte le funzioni assolutamente identico per entrambi, rendendo quindi identici FP 250 Digital e FP 1000 Digital anche dal punto di vista operativo. Essi sono assolutamente al top tra le apparecchiature di pari categoria.
 
L’alto numero dei settori permette una applicazione della pressione assolutamente omogenea, in particolare il 12 settori, che si avvicina fortemente alla spinta ideale, assolutamente necessaria, soprattutto, quanto si affrontano patologie linfatiche.

Aldilà di chi sceglie per il proprio ambulatorio sempre l’apparecchio al top, una reale differenziazione tra lo 8 ed il 12 settori sicuramente può essere fatta in base alle patologie più frequentemente trattate: se la tipologia dei pazienti trattati è quella delle patologie venose o legate a ritenzione idrica e cellulite, con una presenza di pazienti con patologie linfatiche ai primi stadi il sistema ad 8 settori e quello ideale.

Se l’utilizzo della pressoterapia è invece fortemente indirizzato a patologie linfatiche anche del terzo o quarto stadio l’apparecchio FP 1000 Digital con i suoi 12 settori è il miglior strumento per affrontare e combattere situazioni patologiche molto importanti e difficili. Come detto precedentemente i 12 settori con la loro continuità ed omogeneità nello sviluppo disto-prossimale della pressione hanno una grande potenzialità di spinta e drenaggio, necessaria dove l’accumulo di linfa nel tempo si è consolidato rendendo veramente difficile il suo trasporto.

APPARECCHI PROFESSIONALI AD USO DOMICILIARE

APPARECCHI DOMICILIARI

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