SETTORE ESTETICO - APPARECCHI PROFESSIONALI

GENERALITA'

Fisiopress SRL è una azienda produttrice di apparecchiature di pressoterapia sequenziale con una esperienza trentennale. Inizia la sua attività realizzando una apparecchiatura a 12 uscite per l'ambito professionale che riscuote un grande consenso nel mondo medicale verso il quale l'azienda stessa è proiettata. L’Azienda Fisiopress SRL è presente sull’intero territorio italiano che su paesi europei come Romania, Ungheria, Slovenia. Il suo fondatore, Alessandro Offidani, è un bioingegnere, e, nel progettare questo dispositivo, sfrutta tutta la Sua esperienza nel settore cardiovascolare, maturata in attività precedentemente svolte, proprio in questo ambito.

Conosce molto bene le problematiche vascolari che affliggono buona parte della popolazione, la fisiopatologia dei sistemi venosi, arteriosi e linfatici, ma anche quelle estetiche dovute ad insufficienza venosa e ristagni idrici.

Dalle Sue esperienze nel settore medicale e dal Suo background ingegneristico, può sfruttare tutte le conoscenze di fisica e di fluidodinamica per creare uno strumento atto a drenare correttamente ed efficacemente i liquidi che ristagnano introducendo quella che viene definita pressoterapia sequenziale BICOMPRESSIVA.

E’ un sistema unico, che, senza la necessità di programmi particolari, simulanti alcuni tipi di massaggi, ma non sempre efficaci se fatti con meccanicamente, in modo del tutto innovativo, genera una azione propulsiva drenante gradevolissima.

Vediamo ora di spiegare il significato di pressoterapia bicompressiva e di tutte le altre caratteristiche uniche di questa straordinaria apparecchiatura espressamente dedicata al mondo dell'estetica:

  • Ciclo realmente sequenziale bicompressivo
  • Sacche interne parzialmente sovrapposte
  • D.A.S.C. (Distribuzione A Settori Comunicanti)
  • Visualizzazione della pressione realmente applicata
  • Sistema Real Pressure
  • Terminali esterni per arti inferiori personalizzabili attraverso estensori eseguiti su misura per il paziente.

PRESSOTERAPIA SEQUENZIALE

Il termine “sequenziale” si riferisce al ciclo operativo dell'apparecchio, cioè al modo in cui viene applicata la pressione agli arti da trattare. E' costituito da una fase compressiva in cui l'azione stessa parte dalla periferia del terminale (gambale o bracciale) e prosegue via, via, di settore in settore verso la base dell'arto stesso: quando tutti i settori sono gonfiati alla stessa pressione, sino all'ultimo, inizia la seconda parte del ciclo, cioè lo sgonfiaggio complessivo di tutti i settori. A questo punto inizia di nuovo la fase compressiva e così via. Questo ciclo è perfetto per spingere i liquidi che ristagnano nella loro direzione naturale verso la propria zona di scarico.

SISTEMA D.A.S.C.

Il sistema proprietario D.A.S.C. (Distribuzione A Settori Comunicanti) permette a tutti i settori compressivi che man mano vengono gonfiati, di essere perfettamente alla stessa pressione al fine di evitare qualsiasi forma di ristagno o flusso inverso. Infatti, all'interno dell'apparecchio, un particolare programma, mette in comunicazione tutti i settori, durante il loro gonfiaggio, permettendo all'aria di defluire da un settore all'altro, mantenendo così una pressione perfettamente omogenea ed al ciclo sequenziale di spingere correttamente i fluidi, senza alcuna discontinuità di pressione, nella loro direzione fisiologica.

SACCHE INTERNE PARZIALMENTE SOVRAPPOSTE

Internamente ai terminali (gambali, bracciali, fasce addominali) vi è una seconda struttura che mantiene le sacche pneumatiche stesse parallele e parzialmente sovrapposte, facendo si che nel passaggio della pressione da un settore al successivo venga mantenuta una perfetta continuità pressoria senza spazi dove i liquidi ristagnerebbero, se i settori fossero paralleli e non sovrapposti.

SISTEMA BICOMPRESSIVO

Fiore all'occhiello dell'Azienda Fisiopress!

La parziale sovrapposizione dei settori interni è stata studiata, oltre ai motivi sopra esposti, anche per una ulteriore importantissima caratteristica, quella di creare un sistema che noi chiamiamo bicompressivo.

Cosa significa sistema bicompressivo?

L' apparecchiatura anziché creare una unica successione di pressioni diretta verso l'arto che viene trattato ne crea due, una radiale, verso l'arto trattato, ma anche un'altra, detta tangenziale la cui direzione è parallela all'arto stesso. L'insieme di queste due componenti pressorie fa si che l'azione compressiva non venga avvertita come una successione di singole compressioni, talvolta anche fastidiose, ma come un inviluppo che comprime si, ma spingendo anche verso la base dell'arto in maniera efficace e gradevole.

SOSTITUZIONE INDIVIDUALE DELLE SACCHE PNEUMATICHE INTERNE

La particolare struttura interna dei settori permette la sostituzione individuale di ciascuna sacca pneumatica, se con il tempo danneggiata, senza cambiare l'intero terminale rendendo la manutenzione semplice ed economica.

VISUALIZZAZIONE DELLA PRESSIONE REALMENTE APPLICATA

Il sistema D.A.S,.C. oltre a mantenere perfettamente omogenea la pressione tra i vari settori interni al garment, permette di visualizzare l’effettiva pressione che l’apparecchio trasmette all’arto trattato. Questa pressione sarà quella comune a tutti i settori che in quel momento sono gonfi, visto che internamente all’apparecchio sono collegati tra loro.

SISTEMA REAL PRESSURE

L'azione compressiva svolta dell'apparecchio Fisiopress è gradevolmente incisiva. I tempi sono calcolati affinchè questa azione sia particolarmente efficace, profonda e capace di generare un perfetto drenaggio. La gamba torna ad essere leggera con una diminuzione sensibile di volume.

GAMBALI PERSONALIZZABILI

Quando le misure della gamba del paziente eccedono le misure del gambale Fisiopress è possibile personalizzare il gambale stesso attraverso un estensore su misura realizzato in base alle misure della gamba del paziente.

Bene, non volendo ricadere anche noi in queste modalità operative e commerciali proviamo, se volete seguirci in questo percorso, a spiegare semplicemente i problemi che la pressoterapia affronta ed il modo in cui dovrebbero essere concepiti gli apparecchi. Sta poi a voi giudicare se questo percorso è stato utile e se le apparecchiature proposte possono soddisfare le vostre esigenze e capire infine perché chiamiamo “naturale” la nostra pressoterapia.

Essenzialmente ritenzione idrica, edema e cellulite.
Vediamo di conoscerli bene, lungo le loro linee essenziali per capire quale presso terapia è più efficace per combatterli.


La ritenzione idrica

E' un disturbo molto diffuso tra la popolazione, in particolar modo quella femminile ed in Italia interessa circa il 30% delle donne.
La causa può essere dovuta ad alcune patologie, come la disfunzione cardiaca o renale, l’infiammazione, od una forma allergica, ma più spesso è causata da uno stile di vita sbagliato e da una alimentazione scorretta.

La “ritenzione idrica” è la tendenza dell’organismo a trattenere liquidi, questi si accumulano maggiormente nelle zone già predisposte all’accumulo di grassi come le cosce, i glutei e l’addome.

In medicina questo accumulo anomalo di liquidi viene definito “edema”, l’edema è una condizione di metabolismo alterato, dove a causa di un cattivo funzionamento del sistema venoso e linfatico, questi liquidi che ristagnano, ricchi di tossine, vanno ad alterare un metabolismo cellulare già sofferente per un ridotto apporto di ossigeno e nutrienti.

Proprio per la sua notevole diffusione la ritenzione idrica è un problema molto sentito ma spesso sopravvalutato. Molte donne infatti attribuiscono erroneamente alla ritenzione il proprio sovrappeso ignorando che, in assenza di patologie importanti, il contributo della ritenzione idrica sull'aumento di peso è tutto sommato marginale. E' invece vero il discorso contrario; è cioè il sovrappeso a rallentare la diurisi e favorire la ritenzione idrica.

L'edema

dal greco (οίδημα, gonfiore) è quindi un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dell'organismo.
Può interessare una zona circoscritta, come ad esempio una gamba, oppure può essere generalizzato, quando si manifesta in tutto l'organismo. In questo caso, prima che l'edema sia clinicamente evidente, devono accumularsi diversi litri di liquido; per questo motivo l'aumento di peso precede generalmente le altre manifestazioni dell'edema. Quando l'edema interessa tutti i distretti corporei si parla di anasarca.



Per  capirne correttamente le cause dobbiamo prendere in considerazione la generazione di fluido interstiziale: essa  è descritta dall'equazione di Starling che descrive la relazione tra  pressione osmotica e pressione idrostatica, pressioni che agiscono in direzioni opposte lungo le pareti semipermeabili dei  capillari.
 

Nell'organismo sano la pressione idrostatica, che tende a determinare la fuoriuscita di liquidi dai capillari, è pressoché bilanciata dalla pressione colloido-osmotica, che si esercita in direzione opposta. Quella minima fuoriuscita di liquidi nello spazio interstiziale viene drenata dai vasi linfatici, che la reimmettono nel circolo venoso attraverso il dotto toracico che sbocca nella giunzione tra la vena succlavia e la vena giugulare interna. Quando la pressione idrostatica non è più bilanciata dalla pressione colloido-osmotica si verifica un'ostruzione linfatica, aumenta la permeabilità vascolare e si verifica un accumulo di liquido negli interstizi che, se non risolto, provoca l’edema.
La cellulite è una conseguenza dell’edema.
Si tratta di un alterazione dei tessuti cutanei, generalmente distinta in tre fasi di sviluppo, relativi alla serietà e alla formazione del problema. La prima fase è quella edematosa, caratterizzata da un ristagno dei liquidi che provoca una lieve ondulazione dell’epidermide e pesantezza alle gambe o ai piedi. La seconda fase è quella fibrosa, in cui la pelle assume l’aspetto a buccia d’arancia, cioè con avvallamenti e “buchi”,  i tessuti iniziano a perdere compattezza e tonicità. La terza fase è quello sclerotica, con una deformazione notevole della pelle, che perde anche elasticità, mentre il tessuto circostante (connettivo) appare flaccido, è male irrorato dal sangue, freddo al tatto e fa male quando si preme.
 


La microcircolazione sanguigna viene compromessa e finisce con l'ingolfarsi e far soffrire il tessuto adiposo sottocutaneo; la pelle allora “si ribella” e manifesta con questo tipo di inestetismo. Il disturbo non si risolve nell'aspetto a buccia d'arancia della pelle, anzi, questo inestetismo è solo il campanello d'allarme di un danno al microcircolo più o meno serio.


    
Definita col termine di "pannicolopatia-edemato-fibro-sclerotica" è considerata un inestetismo che colpisce circa l'80-90% dei soggetti di sesso femminile.Si evidenzia soprattutto in alcune regioni del corpo (cosce, glutei e fianchi), particolarmente sensibili all'azione degli ormoni sessuali femminili (estrogeni) che tendono a far ritenere liquidi e accumulare grasso. Si instaura nell'ipoderma, tessuto prevalentemente adiposo posto al disotto dello strato più superficiale della cute (derma).

Le cellule adipose aumentano di volume e trattengono liquidi mentre il metabolismo tra gli spazi intercellulari (microcircolazione sanguigna e linfatica periferica) procede con difficoltà. Il mancato drenaggio dei liquidi determina quindi una stasi idrica e un processo infiammatorio locale.

Le alterazioni possono essere di vario grado, fino a rotture e lacerazioni delle membrane cellulari. I grassi (trigliceridi) fuoriescono e si insinuano tra le cellule e i tessuti fino a formare una massa compatta che altera completamente la struttura e il metabolismo dei tessuti coinvolti (lipodistrofia). La compressione a cui è soggetto il connettivo si ripercuote sui vasi sanguigni (blocco del metabolismo e abbassamento della temperatura locale) e sulle terminazioni nervose (dolore).
   

A seconda della gravità del disturbo, si distinguono tre tipi di cellulite: cellulite compatta, flaccida o edematosa. La cellulite compatta colpisce di preferenza soggetti in buona condizione fisica e con una muscolatura tonica e spesso si tratta di una semplice ritenzione idrica dovuta a perdita di liquidi a causa dello sforzo fisico; la cellulite flaccida si manifesta specialmente in persone di mezza età, che hanno un tessuto ipotonico; la cellulite edematosa, infine, si manifesta in associazione a quella compatta, di preferenza sulle gambe, e rappresenta la conseguenza abbastanza comune di patologie circolatorie. Il disturbo può passare da semplice ritenzione a lesioni manifeste anche permanenti (sclerosi), che si presentano con nodosità dure e dolenti sottocutanee. Le cause sono molteplici e possono essere legate a fattori costituzionali, ormonali, vascolari. L'abuso di alcol e il fumo non migliorano di certo la situazione.

Apparecchi domiciliari

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